Nome e Cognome: Alfio Risso Ragione Sociale: A.& C. Servizi Da quanto sei Partner VoipVoice? Da maggio 2017 In che zona operi? Principalmente Piemonte, ma ho clienti in tutto il Nord Italia Da quanto tempo fai VoIP? Dal 2014 Racconta il tuo case history: Di cosa aveva bisogno il cliente? Il Cliente in questione è uno studio di commercialisti associati che offre consulenza contabile e paghe. Oltre ai 2 titolari e un consulente esterno, ci sono altre 6 impiegate nello studio. Il lavoro era impostato da sempre per essere eseguito in orario di ufficio, direttamente nello studio, ma con l’emergenza COVID-19 e il conseguente lockdown che ha bloccato a casa le impiegate, si è dovuto correre subito ai ripari e implementare lo Smart Working. Quali tecnologie hai utilizzato? Lo studio aveva già da anni un centralino VoIP 3CX interfacciato, tramite gateway, a delle linee ISDN e utilizzato in modalità PBX classico. Questa scelta era stata adottata perché l’unica connettività disponibile era la ADSL 7M e veicolare il VoIP su internet non era possibile. Quali servizi VoipVoice sono stati attivati? Cosa è cambiato? A fine 2019, visto che c’era la possibilità, ho consigliato al cliente di attivare una connessione VoipAir 100M. A febbraio, testata la nuova connessione, l’ho convinto a portare la prima delle due linee telefoniche in VoIP, superando la diffidenza iniziale, dovuta ad un primo tentativo deludente di passaggio al VoIP che era stato fatto su un altro fornitore – non VoipVoice. Ho installato un firewall con due connettività: una VoipAir e una nuova ADSL 20M VoipVoice di backup, per farli lavorare in tranquillità e con prestazioni internet decisamente migliori. Con grande stupore del cliente, quando c’è stato bisogno di attivare lo smart working è stato veramente facile e immediato. Avendo nello studio una buona connettività con IP statico, abbiamo attivato delle connessioni in VPN e Desktop Remoto da casa degli utenti verso lo studio, e configurato l’App o il Webclient per fare e ricevere le telefonate come se fossero stati in ufficio. Il cliente che benefici ha ottenuto? Le impiegate si collegavano da casa ai PC dello studio che rimanevano accesi e ne prendevano il controllo. Quindi lavoravano in remoto come se fossero state davanti al proprio PC, abbinando delle cuffie USB e aprendo il client web di 3CX hanno potuto telefonare, fare videoconferenze con i colleghi e chattare per scambiarsi informazioni rapidamente. Avendo precedentemente attivato anche il VoipFax, hanno ricevuto i fax (in particolare quelli delle ore di presenza per fare le buste paga) tranquillamente nella casella e-mail. Con l’App installata sul cellulare dei titolari e risultato facilissimo passare le telefonate ai responsabili anche se non erano fisicamente in studio. Verso metà aprile, visto il buon funzionamento e la buona qualità del VoIP, è stata portata in VoIP anche la seconda linea telefonica che era rimasta su ISDN con un risparmio maggiore di 50€ al mese! Aveva mai lavorato in modalità Smart working? No, questo è il classico esempio di cliente che fino a prima dell’emergenza COVID-19 non aveva mai affrontato la tematica del lavoro a distanza perché non ne aveva mai avuto il bisogno e perché scottato da un precedente episodio negativo. Ma, dopo questa esperienza, alcune impiegate hanno chiesto di poter continuare ad utilizzare lo smart working in particolare per alcuni periodi e attività precise. Il Consulente esterno non è più costretto a recarsi nello studio in orari prestabiliti, ma può svolgere il suo lavoro da remoto in modo più versatile e può essere contattato in qualsiasi momento liberamente. I titolari hanno acquisito una consapevolezza diversa rispetto alle tecnologie. Infine anche i collaboratori sono stati responsabilizzati. Cosa diresti a chi non conosce lo Smart Working? Direi che tutti i datori di lavoro, anche se nell’immediato non ne hanno bisogno, dovrebbero predisporre la loro infrastruttura per lo smart working, fosse anche solo per una situazione che potrebbe verificarsi: condizioni meteo avverse, maternità, infortunio, ecc… La consapevolezza che anche in caso di emergenza è possibile lavorare o far lavorare i propri collaboratori da casa dà un po’ più di serenità nell’affrontare le sfide quotidiane.
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